REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI. Sezione di controllo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Sede di Bolzano

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1 Deliberazione n. 23/2014/SCBOLZ/PRSP REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Sede di Bolzano composta dai magistrati: Raffaele DAINELLI Josef Hermann RÖSSLER Alessandro PALLAORO Presidente Consigliere Consigliere Nella camera di consiglio del 25 novembre 2014 per deliberare in ordine all esame del rendiconto della gestione 2013 del Comune di San Lorenzo di Sebato, sulla base della relazione trasmessa dall Organo di revisione economico-finanziaria ai sensi dell art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e degli art. 3 e 11-bis del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213; VISTO l art. 100, secondo comma, della Costituzione; VISTO l art. 79, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 di approvazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol; VISTO l art. 6, comma 3-ter, del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, concernente norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l istituzione delle sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e di controllo della Corte dei conti; VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO l art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006), che fa obbligo agli organi di revisione degli enti locali di inviare alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti apposite relazioni in ordine ai bilanci preventivi e ai rendiconti degli enti; VISTI gli artt. 3 e 11-bis del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213; 1

2 VISTO il regolamento (14/2000) per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, deliberato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti in data 16 giugno 2000 e successive modifiche e integrazioni; VISTA la deliberazione n. 1/2014 della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti che ha approvato il programma dei controlli e delle analisi per l anno 2014; VISTE le delibere della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n. 11/2014, approvativa delle linee guida e dei criteri cui devono attenersi, ai sensi dell art. 1, commi 167 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, gli Organi di revisione economico finanziaria degli enti locali nella predisposizione delle relazioni sui rendiconti dell esercizio 2013, e n. 18/2014, approvativa delle linee guida e dei criteri cui devono attenersi, ai sensi dell art. 1, commi 167 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, gli Organi di revisione economico finanziaria degli enti locali nella predisposizione delle relazioni sui bilanci di previsione dell esercizio 2014; RILEVATO che ai sensi delle richiamate delibere della Sezione delle Autonomie Le sezioni di controllo, aventi sede nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province Autonome, ove ne ricorra l esigenza, potranno apportare ai questionari adattamenti o integrazioni che tengano conto delle peculiarità della disciplina vigente in materia di ordinamento degli enti locali, nonché di finanza e tributi locali ; PRESA VISIONE della relazione inviata dall Organo di revisione economico-finanziaria del Comune di San Lorenzo di Sebato in data 30 settembre 2014 tramite inserimento nel Sistema informativo questionario Enti locali (SIQUEL) della Corte dei conti; VISTA la nota dell Organo di revisione pervenuta il 7 novembre 2014 (prot. 858), in risposta alla richiesta di elementi istruttori della Corte dei conti del 20 ottobre 2014 (prot. 806) al citato Organo, inviata anche al Comune di San Lorenzo di Sebato, alla Ripartizione Enti locali e all Organismo di valutazione della Provincia autonoma di Bolzano; RILEVATO che non sono pervenute relativamente alla gestione del Comune di San Lorenzo di Sebato specifiche osservazioni dalla Ripartizione Enti locali e dall Organismo di valutazione della Provincia autonoma di Bolzano, nell ambito dell esercizio delle rispettive funzioni di vigilanza e di controllo ai sensi dell art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, dell art. 6, comma 3-ter, del D.P.R. n. 305/1988 e dell art. 24 della legge provinciale 23 aprile 1992, n. 10; VISTA l ordinanza di data 18 novembre 2014 con la quale il Presidente della Sezione di controllo di Bolzano ha convocato il Collegio per il giorno 25 novembre 2014; UDITO nella camera di consiglio del giorno 25 novembre 2014 il relatore Alessandro Pallaoro e il correlatore Josef Hermann Rössler ed esaminata la documentazione agli atti; Premesso - che la citata legge n. 266/2005 prevede l adozione da parte delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di specifiche pronunce nelle ipotesi di constatate gravi irregolarità, fenomeno che appare rilevante, tra l altro, se si tratta di violazioni alla normativa vincolistica statale inerente a questioni strettamente finanziarie e contabili, suscettibili di pregiudicare l equilibrio di bilancio e di recare conseguenze tali da non consentire all Ente di concorrere alla realizzazione degli obiettivi generali della finanza pubblica (deliberazione della Sezione delle autonomie n. 18/2013); - che nel caso di accertamento da parte delle sezioni regionali di controllo di squilibri economico-finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria, o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità.. l art. 3 del decreto-legge n. 174/2012, convertito in legge n. 213/2012, prevede l obbligo da parte degli Enti di adottare, entro sessanta giorni dalla comunicazione del 2

3 deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio; - che si può considerare suscettibile di segnalazione agli Organi dell Ente locale, alla Provincia autonoma di Bolzano e alla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ogni forma di irregolarità contabile anche non grave o meri sintomi di precarietà, al fine di promuovere le opportune misure correttive, fermo restando che l assenza di uno specifico rilievo su elementi non esaminati non costituisce di per sé valutazione positiva; - che la Corte costituzionale con sentenza n. 60 del 26 febbraio 2013, ha affermato che il controllo affidato alla Corte dei conti.. si pone su un piano distinto da quello ascrivibile alle funzioni di controllo e vigilanza sulla gestione amministrativa spettanti alla Provincia autonoma di Bolzano e che il suddetto controllo della Corte dei conti sulla gestione economicofinanziaria non...preclude in alcun modo l istituzione di ulteriori controlli riconducibili all amministrazione provinciale ai sensi di quanto previsto dall art. 79, terzo comma, del D.P.R. n. 670 del 1972 ponendosi le funzioni di controllo, rispettivamente affidate alla Corte dei conti e alla Provincia,...su piani distinti, seppur concorrenti nella verifica delle condizioni di tenuta del sistema economico-finanziario nazionale ; - che ai sensi dell art. 4 (funzioni della Regione) del D.P.R. n. 670/1972 (Statuto di autonomia della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol), la potestà di emanare norme legislative in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni spetta alla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, che ai sensi dell art. 8 (funzioni delle Province), la potestà di emanare norme legislative in materia di assunzione diretta di servizi pubblici e loro gestione a mezzo di aziende speciali spetta alle Province autonome di Trento e di Bolzano e che l art. 80 assegna alle Province stesse la competenza legislativa in tema di finanza locale; - che ai sensi dell art. 56 (disciplina in materia di contabilità e coordinamento della finanza locale) della legge della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol 22 dicembre 2004, n. 7, l armonizzazione dei bilanci e il coordinamento della finanza pubblica in coerenza con la finanza locale e con le politiche di finanza provinciale sono disciplinati con legge provinciale; Considerato in fatto e in diritto I. Conto del bilancio. Equilibri di parte corrente e di parte capitale La dimostrazione dei risultati di gestione del Comune avviene, ai sensi dell art. 30 del d.p.g.r. 28 maggio 1992 n. 4/L e successive modifiche (testo unico delle leggi regionali sull ordinamento contabile e finanziario nei comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige), mediante il rendiconto della gestione che comprende il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio. Il questionario trasmesso dall Organo di revisione, per quanto concerne la verifica degli equilibri di parte corrente e di parte capitale e dei relativi vincoli, evidenzia, relativamente al conto del bilancio del rendiconto della gestione 2013, una differenza di parte corrente positiva (euro ,19) e una di parte capitale negativa (euro ,06). La posta negativa è stata coperta con l utilizzo dell avanzo di amministrazione dell esercizio precedente. In linea generale e in una ottica collaborativa, per quanto riguarda, invece, la costruzione degli equilibri in sede di redazione del bilancio di previsione, la Sezione segnala l orientamento della Corte costituzionale secondo il quale, al fine di assicurare una sana gestione delle pubbliche risorse con una puntuale previsione della copertura finanziaria delle singole esigenze di spesa, non è conforme ai precetti dell art. 81, quarto comma, della Costituzione, realizzare il pareggio di bilancio attraverso la contabilizzazione di un avanzo di amministrazione non accertato e verificato a seguito della procedura di approvazione del bilancio consuntivo dell esercizio precedente (cfr. sentenza n. 70/2012). II. Risultato della gestione finanziaria di competenza Il questionario trasmesso dall Organo di revisione del Comune evidenzia per l esercizio 2013 una gestione di competenza (accertamenti meno impegni) con segno negativo ( ,87). In argomento il Revisore ha illustrato che il risultato negativo della gestione di competenza 2013 è dovuto al fatto che il saldo riportato è al netto dell'avanzo di 3

4 amministrazione dell'anno precedente, che ammonta a ,50 Euro. Inoltre una parte delle entrate per motivi di fatto possono essere riscosse soltanto nell' anno successivo, come per esempio le tariffe per il canone di acqua potabile, acque nere, il canone per lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre una parte dei contributi provinciali per l'equilibrio del bilancio per l'anno in corso, vengono liquidate soltanto in base alle comprovate esigenze di cassa; questo fatto comunque avrebbe riflessi solamente sulla gestione di cassa. Il comune non ha assunto nessuna relativa anticipazione di cassa. Il Collegio ribadisce l importanza di un attento monitoraggio del relativo trend, al fine di evitare nel tempo una gestione non economica delle risorse ovvero situazioni di squilibrio, posto che situazioni di disequilibrio debbono essere, quanto più possibile, evitate, attraverso una definizione attenta ed oculata dei programmi (cfr. Sezione regionale di controllo di Bolzano pronuncia n. 15/2014). Al riguardo, si segnala che, in attuazione della legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 (Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale), l art. 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 statuisce che, con effetto dal 1 gennaio 2016, I bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano.b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. III. Residui attivi Particolare attenzione è stata rivolta dalla Sezione all andamento nell ultimo quinquennio dei residui attivi (entrate accertate e non riscosse) del conto del bilancio, poste che concorrono a determinare il risultato di amministrazione dell Ente (avanzo o disavanzo di bilancio), in quanto una elevata entità degli stessi, qualora non analiticamente accertati e puntualmente verificati, potrebbe ripercuotersi sulla tenuta degli equilibri generali incidendo, altresì, sulla attendibilità del risultato contabile di amministrazione. Il Comune evidenzia residui attivi al 31 dicembre 2013 di notevole entità, pari a euro ,19, di cui ben ,34 euro riferibili al titolo IV (entrate derivanti dal alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti). Circa la relativa attività di revisione e le procedure di riaccertamento svolte dall Ente, l Organo di revisione ha fatto presente che i residui riportati (4 milioni di euro) si compongono della somma di 2,6 milioni di residui fino all'anno 2013 (di cui 1 milione da riscuotere all'atto dell assegnazione della restante area per l'edilizia agevolata) e un importo di 1,4 milioni di euro nel Questa somma è sostanzialmente composta da euro concessi dalla Provincia per la ristrutturazione della casa sportiva (i lavori non sono ancora appaltati), da euro per lo sviluppo della rete fibra ottica (i lavori verranno appaltati prossimamente) e da euro per la ristrutturazione della scuola materna di San Lorenzo (lo stato finale è stato approvato nel frattempo ed è anche stato effettuato il pagamento dell'ultima rata. La Sezione raccomanda, al fine di prevenire potenziali pregiudizi, l effettuazione di un attento monitoraggio delle relative gestioni, con particolare riguardo ai residui provenienti da esercizi precedenti al2013, a tutela della finanza pubblica. IV. Misure di riduzione della spesa corrente L esigenza di un contenimento delle spese correnti è stata analizzata alla luce di quanto previsto dall art. 10 (Misure di contenimento della spesa dei servizi e del personale), della legge provinciale n. 22/2012, dalla deliberazione dell Esecutivo della Provincia autonoma di Bolzano n del 2 settembre 2013 (approvazione dell Accordo sulle misure di contenimento delle spese correnti della Provincia, degli Enti strumentali della stessa e dei Comuni) e/o dalle ulteriori misure comunque intraprese dal Comune ai sensi dell art. 6 del decreto-legge n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, in linea coi principi espressi dalla Corte costituzionale, fra l altro, nelle sentenze n. 182/2011, 139/2012 e 221/2013. A seguito di richiesta istruttoria l Amministrazione ha illustrato che per quanto riguarda il contenimento delle spese della finanza pubblica si fa riferimento all'art. 79 dello Statuto speciale del Trentino Alto Adige/Südtirol, come modificato dalla legge 191/2009 a seguito 4

5 dell'intesa tra Governo e Province autonome: in base a tale art. 79, per la Regione e le Province autonome gli obiettivi di finanza pubblica, ivi compresi gli obblighi conseguenti in materia di Patto di stabilità, sono definiti annualmente sulla base di intesa con il Ministro dell'economia e delle Finanze. In allegato il Patto di stabilità 2013 del codesto comune con il saldo obiettivo in pieno rispettato. Il questionario consuntivo 2013 del Comune evidenzia il seguente andamento delle spese correnti (titolo I del consuntivo): nel ,1 milioni di euro, nel ,2 milioni di euro e nel ,4 milioni di euro. Il rapporto sulla finanza locale per gli anni delle comunità comprensoriali e dei comuni dell Alto Adige, trasmesso dall Organismo di valutazione della Provincia con nota del 10 novembre 2014, evidenzia, fra l altro, una spesa corrente pro capite finalizzata alla gestione corrente dell attività in leggero aumento rispetto agli esercizi finanziari precedenti (2008: euro 1.202,20; 2010: euro 1.258,84; 2012: euro 1.293,70; 2013: euro 1.297,07). I dati sono stati desunti dai conti consuntivi dei 116 comuni altoatesini e delle comunità comprensoriali cumulativamente per gli anni Circa le misure di contenimento ai sensi dell art. 10 della legge provinciale n. 22/2012 la relazione illustra i risparmi cumulativamente conseguiti pari a euro ,58, non includendosi in tale importo il risparmio conseguito a titolo di rimborso delle spese di vitto. La Sezione evidenzia che in presenza di norme statali espressione di principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica che prevedono riduzioni puntuali di voci di spesa, la Corte costituzionale, nel far salva la possibilità per gli Enti di prevedere una diversa modulazione di riduzione delle stesse, ha affermato che gli enti debbano in ogni caso dimostrare le relative misure compensative attuate, purché conseguano comunque, nel complesso, un risparmio pari a quello che deriverebbe dall applicazione di quelle percentuali» (cfr. sentenze n. 262/2012 e n. 221/2013). V. Indebitamento Il questionario trasmesso dal Revisore evidenzia il seguente andamento dell indebitamento dell Ente: nel 2012 euro ,02 e nel 2013 euro ,37. Il Revisore ha comunicato che: l'aumento tra il 2012 e il 2013 è dovuto all'assunzione di un nuovo mutuo per la ristrutturazione della scuola materna a San Lorenzo (1,4 mio). La diminuzione dell'importo dei debiti di finanziamento da 9,9 milioni nel 2012 a 6,3 milioni nel 2013 si spiega dal fatto che nel 2013 è stato restituito alla provincia la metà di un finanziamento concesso nel 2009 per l'acquisto di una grande area destinata all'edilizia agevolata. Nel 2009 è stato concesso un finanziamento dalla provincia nell'importo di 4,04 milioni, nel 2013 è stato restituito l'importo di 2,02 milioni alla provincia, mentre la metà è a carico dei privati che provvedono al pagamento al momento dell'assegnazione del terreno. Inoltre sono stati approvati gli stati finali di vari lavori pubblici dai quali risultava una somma di ben Euro di residui passivi che per i risparmi realizzati potevano essere cancellati. Il restante importo di Euro è la diminuzione dovuta al pagamento della rata annuale complessiva di restituzione dei vari mutui del comune. La Sezione osserva, in linea generale, che principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica (cfr., tra l altro, l art. 8, comma 3, della legge n. 183/2011 e l art. 1, comma 508, della legge n. 147/2013), anche per effetto di precisi vincoli internazionali e comunitari, impongono, invece, una riduzione generalizzata dell indebitamento (cfr. sentenza della Corte costituzionale n. 175/2014). Riguardo all assunzione di nuovi prestiti, anche attingendo a fondi di rotazione provinciali e regionali ai sensi delle normative locali e dell Accordo sulla finanza locale 2014, si osserva l importanza di verificare accuratamente che il costo degli interessi e del rimborso delle rate gravanti sul bilancio dell Ente non irrigidisca eccessivamente la spesa. VI. Spesa del personale Dalla relazione dell Organo di revisione emerge una spesa del personale riferita al 2012 pari a euro ,17 e al 2013 pari a euro ,99, con un conseguente aumento della spesa impegnata. Nel corso dell istruttoria il Revisore ha illustrato che il comune non ha provveduto ad assumere ulteriore personale se non per la sostituzione di personale dimessosi o assente per congedo di maternità (al riguardo si fa presente che nel 2013 è stato pagato un 5

6 importo di 20 mila Euro per 2 dipendenti collocati in congedo per maternità). Ulteriori spese, derivano da maggiori oneri per lavori straordinari autorizzati per elezioni politiche (Delibera n. 130/2013) e il pagamento residuo del lavoro svolto in occasione del censimento 2011 (Delibera n. 101/2012; i relativi lavori sono stati conclusi nel 2013). Un aumento si è verificato inoltre per il pagamento di un acconto sul trattamento di fine rapporto con almeno venti anni di contribuzione ai sensi dell'allegato 7 del vigente contratto collettivo per i dipendenti dei Comuni nell'importo di Euro 9 mila. Risulta comunque invariata l incidenza della spesa impegnata per il personale sulla spesa corrente dell Ente (24%). Il rapporto sulla finanza locale per gli anni delle comunità comprensoriali e dei comuni dell Alto Adige, trasmesso dall Organismo di valutazione della Provincia con nota 10 novembre 2014, evidenzia, fra l altro, in argomento che cumulativamente per tutti i comuni dell Alto Adige: le spese per il personale si sono ridotte da ,09 euro nell anno 2012 a ,10 euro nell anno Il totale degli impiegati di tutti i comuni altoatesini è di persone (persone a tempo pieno) e rispetto all anno 2012 è aumentato di 4 unità. Questo corrisponde ad un rapporto di 130 abitanti per ogni impiegato. La spesa media per impiegato ammonta a ,00 euro. Evidenzia la Sezione, in linea generale, che ai fini del concorso delle autonomie regionali e locali al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, i principi di coordinamento finanziario della legislazione statale (cfr. art. 1, commi 557 e 557-bis, della legge n. 296/2006) prevedono un generale contenimento della dinamica retributiva e occupazionale e una riduzione dell incidenza percentuale della spesa del personale sulle spese correnti, costituendo spesa del personale tutte la spesa sostenuta per dipendenti impiegati a vario titolo, anche in strutture ed organismi variamente denominati o comunque facenti capo all Ente. VII. Rilevazione e dimostrazione dei risultati di gestione Ai sensi dell art. 33 del d.p.g.r. n. 4/L/1999 e successive modifiche e integrazioni, al conto economico è accluso un apposito prospetto di conciliazione, al fine di dare evidenza al risultato economico del Comune mediante rielaborazione dei dati finanziari. La compilazione di tale modello, per effetto di quanto previsto dal comma 2 della citata norma, è facoltativa nei comuni che adottano un sistema contabile in grado di rilevare le operazioni gestionali sia sotto il profilo finanziario che economico-patrimoniale, essendo, in tal caso, il sistema informatico in grado di fornire tutti gli elementi e i dati che sarebbero altrimenti acquisiti utilizzando il prospetto di conciliazione. E emerso dall istruttoria che, a tal fine, il Consorzio dei comuni della provincia di Bolzano Soc.Coop ha messo a disposizione dei comuni della provincia un sistema informativo per la gestione dei servizi finanziari degli enti locali (cd. Serfin). Trattasi di una soluzione integrata e modulare che gestisce diversi ambiti contabili e finanziari (programmazione, gestione, certificazione, rendicontazione, controllo) e che, acquisendo direttamente i dati dal conto del bilancio, elabora automaticamente il conto del patrimonio e il conto economico, ma non anche il prospetto di conciliazione, nonostante la previsione di facoltatività contenuta nella legge. Ciò posto, in termini generali, la Corte dei conti sottolinea l importanza di preliminari verifiche circa la metodologia di elaborazione in uso, la sua concreta applicazione e la sua capacità ad esprimere risultati economico-patrimoniali corretti, anche con ricorso a tecniche di campionamento. Si consiglia, ad ogni buon fine, la messa a disposizione di idonea documentazione che consenta all Organo di revisione di controllare le rettifiche e le integrazioni apportate agli accertamenti ed agli impegni e di verificare la conciliazione dei valori economici e delle variazioni del patrimonio con i valori finanziari, al fine di poter attestare la corrispondenza del risultato economico alle scritture contabili (cfr. anche il documento n. 11, l Organo di revisione: controlli sulla gestione e rilevazioni patrimoniali del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli Esperti contabili). VIII. Conto del patrimonio Il patrimonio netto del Comune, al 31 dicembre 2013, ammonta a euro ,95, in aumento rispetto all esercizio precedente. 6

7 Nell ambito dell attività istruttoria la Corte ha chiesto di conoscere le ragioni per le quali non risultano ancora applicati, nella redazione del conto del patrimonio, costituente parte integrante del rendiconto della gestione, i criteri valutativi degli elementi attivi del patrimonio previsti dalla metodologia europea SEC (sistema europeo dei conti) al fine di assicurare la rappresentazione e la valutazione, realistica ed attuale, dei cespiti patrimoniali, in modo confrontabile fra tutte le pubbliche amministrazioni, come osservato ad esito del giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione T.A.A. per l esercizio finanziario 2013 (vedasi la relazione allegata alla delibera n. 1/PARI/2014 delle Sezioni Riunite per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol della Corte dei conti). L Organo di revisione economico finanziaria ha comunicato che è necessario tener presente che il Comune è costretto all'utilizzo dei programmi contabili messi a disposizione dal Consorzio dei Comuni elaborati in base alla vigente legge regionale. Nel giudizio di parificazione per l'esercizio 2013 la Corte dei Conti, Sezioni Riunite per il Trentino Alto Adige/Sudtirol, ha richiamato l'attenzione del legislatore regionale sulla necessità di dare diretta attuazione ovvero di adeguare la normativa regionale in materia di bilanci e contabilità alle norme internazionali, europee e statali. L'armonizzazione del sistema contabile in Provincia di Bolzano è ancora in fase di sperimentazione e verrà introdotto con il bilancio per l'anno Rileva, peraltro, la Sezione che la citata classificazione è stata approvata con il regolamento (CE) n. 2223/1996 del Consiglio europeo e successivamente aggiornata con il regolamento (UE) n. 549/2013. Trattasi di norme che trovano diretta applicazione anche in forza del disposto di cui all art. 2 del decreto legislativo n. 266/1992 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento), al fine di addivenire ad una chiara, veritiera e corretta rappresentazione contabile del complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza dell Ente. IX. Organismi partecipati Con riferimento alle diverse partecipazioni, dirette e/o indirette, dell Ente in organismi di varia natura, la Sezione sottolinea l esigenza di un aggiornamento costante dei dati presenti nella Banca Dati degli Organismi Partecipati ( all interno del SIQUEL (Sistema Informativo Questionari Enti Locali). Ritiene il Collegio che trattasi di un utile strumento per un monitoraggio continuo sull andamento delle gestioni e per un esame circa la permanenza dei presupposti valutativi che hanno determinato la scelta partecipativa iniziale. Nel corso dell attività istruttoria è stato riferito dal Revisore che con deliberazione del Consiglio comunale n. 79 del 22 dicembre 2010 è stata effettuata la ricognizione dell'oggetto delle società partecipate, distinguendo quelle per le quali andavano verificati i presupposti per mantenere la partecipazione ovvero per dismetterla da quelle per le quali non sussiste l'obbligo di decidere sulla dismissione ovvero sul mantenimento, essendo escluse dal campo di applicazione dell'articolo 1, commi 4 e 5, della legge provinciale 16 novembre 2007, n. 12. Si richiama l attenzione, con l occasione, sulle disposizioni di cui all art. 1, comma 569 della legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) le quali, oltre ad indicare un termine entro il quale procedere alla cessione delle partecipazioni in società aventi per oggetto sociale attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali, specificano che, decorso tale termine, la partecipazione non alienata mediante procedura ad evidenza pubblica cessa ad ogni effetto e che entro i dodici mesi successivi alla cessazione la società dovrà liquidare in denaro il valore della quota del socio cessato. La Sezione richiama, infine, l importanza di procedere a una chiara rappresentazione delle situazioni di debito/credito intercorrenti tra l Ente e tutti i propri organismi partecipati... (cfr. delibera della Sezione di controllo di Bolzano n. 5/2012 ), anche mediante la redazione di un bilancio consolidato, come già previsto, seppur in via facoltativa, dall art. 35 del d.p.g.r. 28 maggio 1999, n. 4/L. X. Controlli interni all Amministrazione Il Comune affida al Consorzio dei Comuni della provincia di Bolzano, ai sensi delle disposizioni in vigore, il servizio di supporto, di controllo e di revisione dell attività amministrativa (art. 3 7

8 legge regionale n. 2/2012). Si ribadisce in proposito (cfr. delibera n. 20/2013 della Sezione di controllo di Bolzano) che il servizio di revisione su tutto il territorio, svolto dal Consorzio dei comuni, consiste nell acquisizione di informazioni e dati a carattere macroscopico per consentire, tra l altro, una paragonabilità orizzontale e verticale di tutti i Comuni dell Alto Adige. Pertanto, tale servizio non pare corrispondere pienamente ai requisiti minimi previsti per i controlli interni, se non integrato da una attività valutativa dei dati in grado di consentire quel circolo virtuoso programmazione/controllo/rendicontazione, volto a garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, il buon andamento della pubblica amministrazione nonché la trasparenza dell azione amministrativa... Il controllo di gestione è la procedura diretta a verificare in modo costante e continuo lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra costi e la quantità/qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell organizzazione dell ente, l efficacia, l efficienza e l economicità dell attività di realizzazione dei predetti obiettivi (art. 17, commi 99 e 100, della legge regionale 23 ottobre 1998, n. 10). Ha osservato la magistratura contabile che negli ambiti di cui sopra rivestono particolare importanza aspetti quali la programmazione, il grado di riscossione delle entrate, la determinazione di obiettivi di riduzione degli oneri di funzionamento per le spese, l implementazione di un controllo strategico inteso come monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle previsioni, il controllo di gestione effettuato sulla base di un sistema di contabilità analitica per centri di costo che consenta un puntuale riscontro degli indicatori di efficienza e di economicità dell azione amministrativa e la graduale attuazione della redazione di un bilancio consolidato con i propri organismi partecipati (cfr. deliberazione n. 16/2014 della Sezione regionale di controllo per l Emilia Romagna). Si rileva, infine, che nell ambito della trasmissione dei dati contabili SIRTEL (Sistema Informativo Rendicontazione Telematica della Corte dei conti) è emersa l assenza del Quadro parametri deficitari. Il sistema, come noto, ha l obiettivo di garantire l omogeneità, la completezza e l affidabilità delle informazioni di bilancio di tutti gli Enti e la loro disponibilità in tempo reale e in formato elettronico, permettendo alla Corte dei conti di ridurre notevolmente i tempi per l attività di referto al Parlamento e rafforzando il ruolo strategico di garanzia che la stessa ha nel quadro delle attività di controllo della finanza pubblica. Notevole importanza riveste, nel sistema informativo, in base alle risultanze amministrativo-contabili dell Ente, la certificazione del segretario comunale, del responsabile del servizio finanziario e del legale responsabile rappresentante del Comune, dei sopra riportati parametri obiettivi finalizzati all accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario (cfr. D.M. 18 febbraio 2013). Tali paramenti costituiscono un importante strumento a disposizione dei controllori interni ed esterni, nonché dell Ente di vigilanza per la valutazione di cruciali fenomeni gestori quali il valore negativo del risultato contabile di gestione, il volume dei residui attivi di nuova formazione, l ammontare complessivo dei residui attivi, il volume complessivo dei residui passivi provenienti da spese correnti, l esistenza di procedimenti di esecuzione forzata, il volume complessivo della spesa del personale a vario titolo, la consistenza dei debiti di finanziamento, la presenza di debiti fuori bilancio, l eventuale esistenza a fi ne esercizio di anticipazioni di tesoreria e le misure di ripiano di squilibri di bilancio. XI. Trasparenza Risulta che il comune non ha ancora dato attuazione alle disposizioni della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ed in particolare alle norme che prescrivono la pubblicazione sui siti istituzionali degli enti dei dati relativi ai bilanci di previsione e dei conti consuntivi in forma sintetica, aggregata e semplificata (cfr. anche il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 settembre 2014 in Gazz. Uff. 14 novembre 2014, S.G. n. 265). La Ripartizione Affari Istituzionali, competenze ordinamentali e previdenza della Regione Autonoma Trentino Alto Adige con circolare n. 5/EL/2013 del 15 ottobre 2013 (Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali per l attuazione dell articolo 1, commi 60 e 61, della legge 6 novembre 2012, n. 190), ha evidenziato l esigenza che i comuni strutturino le predette informazioni seguendo lo schema di cui all allegato A del decreto sopra citato. Di recente è 8

9 stata emanata la legge regionale 29 ottobre 2014, n. 10 che nel dettare disposizioni in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni all art. 1 lettera b) ha disciplinato la pubblicazione di documenti contabili tra i quali il bilancio di previsione, quello consuntivo, il piano esecutivo di gestione o analoghi atti di programmazione. P.Q.M. la Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regionale Trentino-Alto Adige/Südtirol, Sede Bolzano, accertato quanto esposto in parte motiva, sulla base dell esame del questionario compilato dall Organo di revisione economico-finanziaria in riferimento al rendiconto della gestione 2013 del Comune di San Lorenzo di Sebato e della successiva attività istruttoria, segnala al Comune di San Lorenzo di Sebato, all Organo di revisione e all Ente vigilante l esigenza di porre attenzione alle criticità come sopra evidenziate, ancorché non costituenti gravi irregolarità, e a quelle ulteriori che dovessero successivamente essere rilevate con comunicazione a questa Sezione degli esiti delle relative verifiche. Si raccomanda, altresì, di aggiornare il questionario relativamente a errori e/o dati mancanti rilevati nella compilazione dello stesso, ponendo, per il futuro, massima cura nella sua compilazione, al fine di consentire il tempestivo e corretto svolgimento dei controlli interni e di quello esterno. Copia della presente deliberazione sarà trasmessa al Sindaco e all Organo di revisione del Comune di San Lorenzo di Sebato, nonché, per quanto di competenza, al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano e all Organismo di valutazione della Provincia autonoma di Bolzano, al Presidente della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e al Presidente del Consiglio dei Comuni della Provincia di Bolzano. Ai sensi dell art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 la presente pronuncia sarà pubblicata sul sito internet del Comune. Così deliberato in Bolzano, nella camera di consiglio del 25 novembre Il Presidente f.to Raffaele DAINELLI Il Relatore f.to Alessandro PALLAORO Il Correlatore f.to Josef Hermann RÖSSLER Depositata in segreteria il Il Dirigente f.to Peter WERTH 9

10 ÜBERSETZUNG Beschluss Nr. 23/2014/SCBOLZ/PRSP REPUBLIK ITALIEN der RECHNUNGSHOF Kontrollsektion für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol Sitz Bozen zusammengesetzt aus den Richtern: Dr. Raffaele DAINELLI Dr. Josef Hermann RÖSSLER Dr. Alessandro PALLAORO Präsident Rat Rat in der nichtöffentlichen Sitzung vom 25. November 2014 zur Überprüfung der Haushaltsabrechnung 2013 der Gemeinde St. Lorenzen auf der Grundlage des vom Kollegium der Rechnungsprüfer übermittelten Berichts im Sinne von Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzes vom 23. Dezember 2005, Nr. 266, und der Art. 1 und 11/bis des Gesetzesdekrets vom 10. Oktober 2012, Nr. 174, umgewandelt in das Gesetz vom 7. Dezember 2012, Nr. 213; nach Einsichtnahme in Art. 100, zweiter Absatz, der Verfassung; nach Einsichtnahme in Art. 79, dritter Absatz, des Dekrets des Präsidenten der Republik vom 31. August 1972, Nr. 670, betreffend die Genehmigung des Sonderstatuts für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol; nach Einsichtnahme in Art. 6, Absatz 3/ter, des Dekrets des Präsidenten der Republik vom 15. Juli 1988, Nr. 305, in geltender Fassung, betreffend die Durchführungsverordnungen des Sonderstatuts für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol zur Errichtung der Kontrollsektionen des Rechnungshofs von Trient und Bozen; nach Einsichtnahme in den Einheitstext der Gesetze zum Rechnungshof, genehmigt mit Königlichem Dekret vom 12. Juli 1934, Nr. 1214, in geltender Fassung; nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 14. Januar 1994, Nr. 20, betreffend Vorschriften über die Gerichtsbarkeit und die Kontrolle des Rechnungshofs; nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 5. Juni 2003, Nr. 131, betreffend Vorschriften für die Anpassung der Rechtsordnung der Republik an das Verfassungsgesetz vom 18. Oktober 2001, Nr. 3; nach Einsichtnahme in Art. 1, Absätze 166 und folgende, des Gesetzesdekrets vom 23. Dezember 2005, Nr. 266 (Finanzgesetz für das Jahr 2006), das die Überprüfungsorgane der örtlichen Körperschaften verpflichtet, die einschlägigen Berichte über die Haushaltsvoranschläge und die Jahresabrechnungen der Körperschaften an die regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs zu übermitteln; 10

11 nach Einsichtnahme in die Artikel 3 und 11/bis des Gesetzesdekrets vom 10. Oktober 2012, Nr. 174, umgewandelt in das Gesetz vom 7. Dezember 2012, Nr. 213; nach Einsichtnahme in die Verordnung (14/2000) zur Organisation der Kontrollfunktionen des Rechnungshofs, genehmigt mit Beschluss der Vereinigten Sektionen vom 16. Juni 2000, Nr. 14, in geltender Fassung; nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 1/2014 der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs, mit dem das Programm der Kontrollen und Analysen für das Jahr 2014 verabschiedet wurde; nach Einsichtnahme in den Beschluss der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs Nr. 11/2014, mit dem die Richtlinien und die Kriterien genehmigt wurden, an die sich die Rechnungsprüfungsorgane der örtlichen Körperschaften bei der Abfassung der Berichte über die Rechnungslegungen des Haushalts 2013, im Sinne von Art. 1, Absätze 167 und folgende, des Gesetzes vom 23. Dezember 2005, Nr. 266, halten müssen, und in den Beschluss Nr. 18/2014, mit dem die Richtlinien und die Kriterien genehmigt wurden, an die sich die Rechnungsprüfungsorgane der örtlichen Körperschaften bei der Abfassung der Berichte über die Haushaltsvoranschläge des Jahres 2014 im Sinne von Art. 1, Absätze 167 und folgende, des Gesetzes vom 23. Dezember 2005, Nr. 266, halten müssen; festgestellt, dass im Sinne der genannten Beschlüsse der Sektion der autonomen Körperschaften die Kontrollsektionen mit Sitz in den Regionen mit Sonderstatut und in den autonomen Provinzen die Fragebögen, um der Besonderheit der geltenden Regelung im Bereich der Ordnung der örtlichen Körperschaften sowie der lokalen Finanzen und Abgaben Rechnung zu tragen, wo erfordert anpassen oder ergänzen können ; nach Einsichtnahme in den Bericht des Rechnungsprüfungsorgans der Gemeinde St. Lorenzen vom 30. September 2014, der durch Eingabe in das Informationssystem Fragebogen örtliche Körperschaften (SIQUEL) der Kontrollsektion des Rechnungshofs Bozen zur Verfügung gestellt wurde; nach Einsichtnahme in das Schreiben des Überprüfungsorgans vom 7. November 2014 (Prot. 858), in Beantwortung der Untersuchungsanfrage des Rechnungshofs vom 20. Oktober 2014 (Prot. Nr. 807), welche auch an die Gemeinde St. Lorenzen, an die Abteilung Örtliche Körperschaften und an die Prüfstelle der Autonomen Provinz Bozen geschickt wurde; festgestellt, dass hinsichtlich der Gebarung der Gemeinde St. Lorenzen keine spezifischen Bemerkungen vonseiten der Abteilung Örtliche Körperschaften und der Prüfstelle der Autonomen Provinz Bozen im Rahmen der Ausübung ihrer jeweiligen Aufsichts- und Kontrollfunktionen im Sinne von Art. 79, Absatz 3, des Autonomiestatuts, von Art. 6, Absatz 3- ter, des D.P.R. Nr. 305/1988 und von Art. 24 des Landesgesetzes vom 23. April 1992, Nr. 10, eingetroffen sind; nach Einsichtnahme in die Verfügung vom 18. November 2014, mit der der Präsident der Kontrollsektion Bozen das Richterkollegium für den 25. November 2014 einberufen hat; nach Anhörung des Berichterstatters Alessandro Pallaoro und des Ko-Berichterstatters Josef Hermann Rössler in der nichtöffentlichen Sitzung vom 26. November 2014 und nach Prüfung der aktenkundigen Unterlagen; vorausgesetzt - dass das genannte Gesetz Nr. 266/2005 beim Vorliegen schwerwiegender Unregelmäßigkeiten vorsieht, dass entsprechende Feststellungen vonseiten der Kontrollsektion des Rechnungshofs ausgesprochen werden, was unter anderem dann der Fall ist, wenn es sich um die Verletzung der geltenden staatlichen Bestimmungen betreffend finanzielle und buchhalterische Angelegenheiten im engen Sinne handelt, sodass die 11

12 Ausgeglichenheit der Bilanz gefährdet ist und die Körperschaft aufgrund dessen nicht in der Lage ist, sich an der Realisierung der allgemeinen Ziele der öffentlichen Finanzen zu beteiligen (Beschluss der Sektion der autonomen Körperschaften Nr. 18/2013); - dass Art. 3 des Gesetzesdekrets Nr. 174/2012, umgewandelt in das Gesetz Nr. 213/2012, im Falle der Feststellung von wirtschaftlich-finanzieller Unausgeglichenheit, fehlender Deckung der Ausgaben, der Verletzung von Bestimmungen zur Gewährleistung der Ordnungsmäßigkeit der Finanzgebarung oder der Nichteinhaltung der mit dem Stabilitätspakt gesetzten Ziele durch die regionale Kontrollsektion, die Verpflichtung vonseiten der Gemeinden vorsieht, geeignete Maßnahmen zur Behebung der Unregelmäßigkeiten und zur Wiederherstellung einer ausgeglichenen Bilanz innerhalb von sechzig Tagen ab der Mitteilung der Hinterlegung des Feststellungsbeschlusses zu treffen; - dass die Organe der Gemeinde, die Autonome Provinz Bozen und die Region Trentino- Alto Adige/Südtirol auch auf jede Form nicht schwerwiegender buchhalterischer Unregelmäßigkeiten oder einfacher Anzeichen von Mängeln hingewiesen werden können, damit geeignete Korrekturmaßnahmen eingeleitet werden können, wobei festgehalten werden muss, dass das Fehlen spezifischer Anmerkungen über nicht geprüfte Sachverhalte für sich genommen noch keine positive Bewertung darstellt; - dass das Verfassungsgericht mit Urteil vom 26. Februar 2013, Nr. 60, bestätigt hat, dass die dem Rechnungshof übertragene Kontrolle auf einer anderen Ebene stattfindet als die der Autonomen Provinz Bozen zugeteilten Kontroll- und Aufsichtsfunktionen über die Verwaltungsgebarung und dass die oben genannte Kontrolle des Rechnungshofs über die wirtschaftlich-finanzielle Gebarung die Einführung weiterer Kontrollen durch die Landesverwaltung im Sinne von Art. 79, dritter Absatz, des D.P.R. Nr. 670 von 1972 in keiner Weise ausschließt, da die Kontrollfunktionen, die dem Rechnungshof beziehungsweise der Landesverwaltung übertragen wurden, auf verschiedenen Ebenen stattfinden, auch wenn sie bei der Überprüfung der Bedingungen der Solidität des wirtschaftlichen und finanziellen Systems des Staates zusammenwirken ; - dass es im Sinne von Art. 4 (Aufgaben der Region) des D.P.R. Nr. 670/1972 (Autonomiestatut der Autonomen Region Trentino-Alto Adige/Südtirol) Zuständigkeit der Region Trentino-Alto Adige/Südtirol ist, Gesetzesbestimmungen im Bereich der Ordnung der örtlichen Körperschaften und der entsprechenden Gebietsabgrenzung zu erlassen, dass es im Sinne von Art. 8 (Aufgaben der Provinzen) Zuständigkeit der autonomen Provinzen Trient und Bozen ist, Gesetzesbestimmungen im Bereich der Übernahme öffentlicher Dienste in Eigenverwaltung und deren Wahrnehmung durch Sonderbetriebe zu erlassen und dass Art. 80 die Gesetzgebungskompetenz auf dem Gebiet der Lokalfinanzen diesen Provinzen überträgt; - dass im Sinne von Art. 56 (Bestimmungen über das Rechnungswesen und Koordinierung der öffentlichen Finanzen) des Gesetzes der Region Trentino Alto Adige/Südtirol vom 22. Dezember 2004, Nr. 7, die Harmonisierung der Haushalte und die Koordinierung des öffentlichen Finanzwesens unter Berücksichtigung der öffentlichen Finanzen und der Finanzpolitik der Provinzen durch Landesgesetze geregelt werden; Sachverhalt und Rechtsausführungen I. Haushaltsrechnung, Ausgeglichenheit des laufenden Anteils und des Kapitalanteils Die Gebarungsergebnisse der Gemeinde ergeben sich, im Sinne von Art. 30 des D.P.G.R. vom 28. Mai 1992, Nr. 4/L, in geltender Fassung (Einheitstext der Regionalgesetze betreffend die Buchhaltungs- und Finanzordnung in den Gemeinden der Autonomen Provinz Bozen), aus der Abschlussrechnung, die aus der Haushaltsrechnung, der Erfolgsrechnung und der Vermögensrechnung besteht. Der vom Rechnungsprüfer vorgelegte Fragebogen weist im Hinblick auf die Überprüfung der Ausgeglichenheit des laufenden Anteils und des Kapitalanteils und der entsprechenden Bindungen bezüglich der Haushaltsrechnung der Abschlussrechnung 2013 eine positive Differenz beim laufenden Anteil ( ,19 Euro) und eine negative Differenz beim Kapitalanteil ( ,06 Euro) auf. 12

13 Der Passivposten wurde mit der Verwendung des Verwaltungsüberschusses des vorherigen Haushalts abgedeckt. In allgemeiner Hinsicht und aus einer Sicht der Zusammenarbeit weist die Sektion, was die Ausgeglichenheit im Hinblick auf die Erstellung des Haushaltsvoranschlags angeht, auf die Rechtsauffassung des Verfassungsgerichts hin, laut welcher, zur Gewährleistung einer gesunden Gebarung der öffentlichen Mittel durch eine genaue Veranschlagung der finanziellen Deckung der einzelnen Ausgabenerfordernisse, der Ausgleich des Haushaltsvoranschlags durch die Verwendung eines nicht aufgrund des Genehmigungsverfahrens der Abschlussrechnung des vorherigen Haushalts bescheinigten und überprüften Überschusses nicht den Vorschriften von Art. 81, vierter Absatz, der Verfassung entspricht (vgl. Urteil Nr. 70/2012). II. Ergebnis der kompetenzbezogenen Finanzgebarung Der vom Überprüfungsorgan der Gemeinde übermittelte Fragebogen weist im Haushaltsjahr 2013 ein negatives Ergebnis der Kompetenzgebarung (Feststellungen abzüglich Zweckbindungen) auf ( ,87 Euro). Dazu hat der Rechnungsprüfer erklärt, dass das negative Ergebnis der Kompetenzgebarung von 2013 darauf zurückzuführen ist, dass der übertragene Saldo den Verwaltungsüberschuss des Vorjahres, der ,50 Euro ausmacht, nicht enthält. Außerdem kann ein Teil der Einnahmen faktisch erst im folgenden Jahr eingehoben werden, wie zum Beispiel die Gebühren des Trinkwassers, Schwarzwassers, die Abfallentsorgungsgebühr. Und dann wird ein Teil der Landesbeiträge zur Ausgleichung des Haushalts des Vorjahres erst aufgrund des nachgewiesenen Kassabedarfs ausgezahlt. Die Gemeinde hat keinen entsprechenden Kassavorschuss beansprucht. Das Richterkollegium betont die Wichtigkeit einer aufmerksamen Überwachung des entsprechenden Trends zur Vermeidung einer nicht wirtschaftlichen Gebarung der Mittel bzw. von Situationen der Unausgeglichenheit, denn es müssen Situationen der Unausgeglichenheit durch eine aufmerksame und angemessene Festlegung der Programme möglichst vermieden werden (vgl. Regionale Kontrollsektion Bozen, Beschluss Nr. 15/2014). Diesbezüglich ist zu beachten, dass Art. 9 des Gesetzes vom 24. Dezember 2012, Nr. 243, in Durchführung des Verfassungsgesetzes vom 20. April 2012, Nr. 1, (Aufnahme in die Verfassung des Grundsatzes der ausgeglichenen Bilanz) mit Wirkung 1. Januar 2016 vorsieht, dass die Haushalte der Regionen, der Gemeinden, der Provinzen, der Großstädte und der autonomen Provinzen Trient und Bozen dann als ausgeglichen anzusehen sind, wenn sowohl der Voranschlag als auch die Rechnungslegung, b) bezogen auf die Kompetenz und die Kassa, zwischen den laufenden Einnahmen und den laufenden Ausgaben, einschließlich der Kapitalanteile der Tilgungsraten der Anleihen, nicht einen negativen Saldo aufweisen. III. Die Aktivrückstände Besondere Aufmerksamkeit hat diese Sektion dem Verlauf der Aktivrückstände in der Haushaltabrechnung im letzten Fünfjahreszeitraum gewidmet (festgestellte und nicht eingehobene Einnahmen), denn diese Posten bilden mit das Verwaltungsergebnis der Körperschaft (Haushaltsüberschuss oder -fehlbetrag), da ein hohes Ausmaß an Aktivrückständen, wenn sie nicht analytisch festgestellt und zeitgerecht überprüft werden, sich auf die allgemeine Ausgeglichenheit auswirken und auch die Zuverlässigkeit des buchhalterischen Verwaltungsergebnisses beeinflussen kann. Die Gemeinde weist zum 31. Dezember 2013 erhebliche Aktivrückstände auf, und zwar im Ausmaß von ,19 Euro, wovon sich ganze ,34 Euro auf den Titel IV (Einnahmen aus Veräußerungen, Kapitalzuweisungen und der Einhebung von Forderungen) beziehen. Bezüglich der entsprechenden Überprüfungstätigkeit und der von der Körperschaft durchgeführten Verfahren der Neufeststellung, hat das Überprüfungsorgan erklärt, dass die übertragenen Rückstände (4 Millionen Euro) im Ausmaß von 2,6 Millionen aus Rückständen bis zum Jahr 2013 bestehen (davon ist eine Million mit dem Zuweisungsakt des verbleibenden Baugrunds für den geförderten Wohnbau einzuheben) und aus einem Betrag von 1,4 Millionen Euro im Jahr Diese Summe setzt sich im Wesentlichen aus Euro zusammen, 13

14 die vom Land für den Umbau des Sportgebäudes gewährt wurden (die Arbeiten sind noch nicht ausgeschrieben), aus Euro für die Entwicklung des Glasfasernetzes (die Arbeiten werden demnächst ausgeschrieben) und aus Euro für den Umbau des Kindergartens von St. Lorenzen (der Abschluss wurde mittlerweile genehmigt und es erfolgte auch die Zahlung der letzten Rate). Die Sektion empfiehlt eine aufmerksame Überwachung der entsprechenden Gebarungen und weist auf die Notwendigkeit hin, größte Aufmerksamkeit auf die Phasen zeitgerechter Feststellung und Einhebung zum Schutz der öffentlichen Finanzen zu legen. Um möglichen Beeinträchtigungen zu begegnen, empfiehlt die Sektion die Durchführung einer aufmerksamen Überwachung der entsprechenden Gebarungen zum Schutz der öffentlichen Finanzen, mit besonderem Hinblick auf die Rückstände der Haushalte vor IV. Maßnahmen zur Reduzierung der laufenden Ausgaben Die Notwendigkeit der Einschränkung der laufenden Ausgaben wurde im Hinblick auf Art. 10 (Maßnahmen zur Einschränkung der Ausgaben für Dienste und Personal) des Landesgesetzes Nr. 22/2012, des Beschlusses der Landesregierung vom 2. September 2013, Nr. 1301, (Genehmigung des Abkommens über Maßnahmen zur Einschränkung der laufenden Ausgaben des Landes, dessen Hilfskörperschaften und der Gemeinden) und/oder der weiteren von der Gemeinde getroffenen Maßnahmen im Sinne von Art. 6 des Gesetzesdekrets Nr. 78/2010, umgewandelt in das Gesetz Nr. 122/2010, in Übereinstimmung mit den vom Verfassungsgericht unter anderem in den Urteilen Nr. 182/2011, 139/2012 und 221/2013 geäußerten Grundsätzen analysiert. Infolge einer Untersuchungsanfrage hat die Verwaltung erklärt, dass hinsichtlich der Einschränkung der öffentlichen Finanzausgaben auf den Art. 79 des Sonderstatuts von Trentino Alto Adige/Südtirol, abgeändert vom Gesetz 191/2009 infolge des Einvernehmens zwischen Regierung und autonomen Provinzen, Bezug genommen wird: aufgrund dieses Artikels 79 werden die Ziele der öffentlichen Finanzen für die Region und die autonomen Provinzen, einschließlich der Verpflichtungen aus dem Stabilitätspakt, jährlich auf der Grundlage des Einvernehmens mit dem Ministerium für Wirtschaft und Finanzen festgelegt. In der Anlage der Stabilitätspakt 2013 dieser Gemeinde mit dem zur Gänze eingehaltenen Zielsaldo. Der Fragebogen zur Abschlussrechnung 2013 der Gemeinde weist folgenden Verlauf der laufenden Ausgaben auf (Titel I der Abschlussrechnung): 2011: 3,1 Millionen Euro, 2012: 3,2 Millionen Euro und 2013: 3,4 Millionen Euro. Der Bericht über die örtlichen Finanzen für die Jahre der Bezirksgemeinschaften und der Gemeinden des Landes, der mit Schreiben vom 10. November 2014 der Prüfstelle des Landes übermittelt wurde, weist unter anderem leicht zunehmende Pro-Kopf-Ausgaben betreffend die laufende Gebarung der Tätigkeit im Vergleich zu den vorherigen Finanzhaushalten auf (2008: 1.202,20 Euro; 2010: 1.258,84 Euro; 2012: 1.293,70 Euro; 2013: 1.297,07 Euro). Die Daten wurden von den Jahresabrechnungen der 116 Südtiroler Gemeinden und der Bezirksgemeinschaften der Jahre insgesamt genommen. Bezüglich der Maßnahmen der Einschränkung im Sinne von Art. 10 des Landesgesetzes Nr. 22/2012 gibt der Bericht die insgesamt erreichten Einsparungen mit ,58 Euro an, wobei in diesem Betrag der für die Rückvergütung von Verpflegung erzielte Betrag nicht enthalten ist. Diese Sektion weist darauf hin, dass angesichts von Staatsbestimmungen, die Ausdruck von Grundprinzipien zur Koordinierung der öffentlichen Finanzen sind und präzise Reduzierungen von Ausgabenposten vorsehen, das Verfassungsgericht, indem es für die Körperschaften die Möglichkeit sicherstellt, eine andere Form der Ausgabenreduzierung vorzusehen, bestätigt hat, dass die Körperschaften jedenfalls die entsprechenden getroffenen Ausgleichsmaßnahmen aufzeigen müssen, immer vorausgesetzt, dass sie insgesamt jedenfalls eine nicht geringere Einsparung als die von der Anwendung der Prozentsätze vorgesehenen erzielen (vgl. Urteil Nr. 262/2012 und Nr. 221/2013). V. Die Verschuldung Der vom Rechnungsprüfer übermittelte Fragebogen weist folgenden Verschuldungsverlauf der Körperschaft auf: 2012: ,02 Euro und 2013: ,37 Euro. 14

15 Der Rechnungsprüfer hat mitgeteilt, dass: die Zunahme zwischen 2012 und 2013 auf die Aufnahme eines neuen Darlehens für den Umbau des Kindergartens von St. Lorenzen zurückzuführen ist (1,4 Millionen). Die Abnahme der Finanzierungsschulden von 9,9 Millionen 2012 auf 6,3 Millionen 2013 ist darauf zurückzuführen, dass 2013 die Hälfte einer 2009 vom Land für den Kauf eines großen Baugrunds für den geförderten Wohnbau gewährten Finanzierung rückerstattet wurde wurde vom Land eine Finanzierung von 4,04 Millionen gewährt, 2013 wurde der Betrag von 2,02 Millionen dem Land rückerstattet, während die Hälfte zulasten der Privaten geht, welche die Zahlung zum Zeitpunkt der Grundzuweisung vornehmen. Außerdem wurde der Abschluss verschiedener öffentlicher Arbeiten genehmigt, aus denen ein Betrag von ganzen Euro Passivrückständen resultierte, die durch erzielte Einsparungen gelöscht werden konnten. Der verbleibende Betrag von Euro betrifft die Verringerung aufgrund der Zahlung der jährlichen Raten insgesamt bezüglich der Rückzahlung der verschiedenen Darlehen der Gemeinde. Die Sektion weist in allgemeiner Hinsicht darauf hin, dass die Grundprinzipien der Koordinierung der öffentlichen Finanzen (vgl., unter anderem, Art. 8, Absatz 3, des Gesetzes Nr. 183/2011 und Art. 1, Absatz 508, des Gesetzes Nr. 147/2013), auch aufgrund von genauen internationalen Bindungen und solchen der Europäischen Gemeinschaft, eine allgemeine Reduzierung der Verschuldung verlangen (vgl. Urteil des Verfassungsgerichtshofs Nr. 175/2014). Bezüglich der Aufnahme neuer Anleihen, auch durch Inanspruchnahme des Rotationsfonds des Landes und der Region im Sinne der örtlichen Bestimmungen und des Abkommens über die lokalen Finanzen 2014, ist auf die Wichtigkeit hinzuweisen, sorgsam zu überprüfen, dass die Kosten der Zinsen und der Rückzahlung der Raten, die auf dem Haushalt der Körperschaft lasten, die Ausgaben nicht über Gebühr strapazieren. VI. Die Personalausgaben Aus dem Bericht des Rechnungsprüfungsorgans gehen bezogen auf ,17 und auf ,99 hervor, mit der entsprechenden Zunahme der zweckgebundenen Ausgaben. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat der Rechnungsprüfer erklärt, dass die Gemeinde kein weiteres Personal angestellt hat, außer für die Ersetzung von ausgetretenem oder wegen Mutterschaft abwesendem Personal (dazu ist zu erwähnen, dass 2013 ein Betrag von Euro für zwei Angestellte in Mutterschaft gezahlt wurde). Weitere Ausgaben sind auf größeren Aufwand wegen genehmigter Mehrarbeit bei den politischen Wahlen (Beschluss Nr. 130/2013) und die Restzahlung von Arbeiten im Rahmen der Volkszählung 2011 (Beschluss Nr. 101/2012; die entsprechenden Arbeiten wurden 2013 abgeschlossen) zurückzuführen. Zu einer Zunahme kam es außerdem durch eine Anzahlung auf die Abfertigung mit mindestens 20 Jahren Beitragszahlung im Sinne der Anlage 7 des geltenden Kollektivvertrags für die Gemeindeangestellten im Ausmaß von Euro. Unverändert bleibt aber der Anteil der zweckgebundenen Personalausgaben an den laufenden Ausgaben der Körperschaft (24%). Der Bericht über die örtlichen Finanzen der Jahre der Bezirksgemeinschaften und der Gemeinden Südtirols, der von der Prüfstelle des Landes mit Schreiben vom 10. November 2014 übermittelt wurde, hebt dazu unter anderem hervor, dass bezogen auf alle Gemeinden Südtirols, die Personalausgaben von ,09 Euro im Jahr 2012 auf insgesamt ,10 Euro 2013 abgenommen haben. Die Angestellten aller Gemeinden Südtirols sind (Vollzeiteinheiten) und sie haben im Vergleich zu 2012 um 4 Einheiten zugenommen. Das entspricht einem Verhältnis von 130 Einwohnern je Angestelltem. Die durchschnittlichen Kosten pro Angestelltem betragen ,00 Euro. Diese Sektion weist in allgemeiner Hinsicht darauf hin, dass die Grundsätze der finanziellen Koordinierung der staatlichen Gesetzgebung (vgl. Art. 1, Absätze 557 und 557/bis, des Gesetzes Nr. 296/2006) zur Beteiligung der Regional- und Lokalautonomien an der Einhaltung der Ziele der öffentlichen Finanzen eine allgemeine Einschränkung der Besoldung und der Beschäftigung und eine Reduzierung des Prozentanteils der Personalausgaben an den laufenden Ausgaben vorsehen, wobei unter die Personalausgaben auch die Ausgaben für anderweitig eingesetzte Angestellte fallen, auch in verschieden bezeichneten oder jedenfalls von der Körperschaft abhängigen Einrichtungen und Organisationen. 15

16 VII. Erhebung und Darstellung der Gebarungsergebnisse Im Sinne von Art. 33 des D.P.R.A. Nr. 4/L/1999, in geltender Fassung, ist der Gewinn- und Verlustrechnung eine Überleitungsaufstellung beizufügen, um das Wirtschaftsergebnis der Gemeinde durch diese Neubearbeitung der Finanzdaten hervorzuheben. Die Abfassung dieser Aufstellung ist aufgrund von Absatz 2 der genannten Bestimmung in jenen Gemeinden fakultativ, die ein Buchführungssystem anwenden, das in der Lage ist, die Gebarungsoperationen sowohl in finanzieller wie auch in wirtschaftlich vermögensbezogener Hinsicht zu erheben, da in diesem Fall das Informatiksystem in der Lage ist, alle Elemente und Daten zu liefern, die sonst durch die Verwendung der Überleitungsaufstellung erhoben würden. Aus der Untersuchung ist hervorgegangen, dass der Gemeindenverband der Autonomen Provinz Bozen den Gemeinden des Landes zu diesem Zweck ein Informationssystem für die Verwaltung der Finanzdienste der örtlichen Körperschaften (sog. Serfin) zur Verfügung gestellt hat. Es handelt sich um eine vollständige und modulare Lösung, die verschiedene Buchführungs- und Finanzbereiche verwaltet (Planung, Gebarung, Zertifizierung, Rechnungslegung, Kontrolle) und die durch direkte Übernahme der Daten der Haushaltrechnung automatisch die Vermögensrechnung und die Gewinn- und Verlustrechnung ausarbeitet, nicht aber die Überleitungsaufstellung, wenn es sich laut der Bestimmung auch um eine fakultative Vorschrift handelt. Dies in allgemeiner Hinsicht gesagt, unterstreicht der Rechnungshof die Wichtigkeit von vorherigen Überprüfungen hinsichtlich der verwendeten Methode der Datenverarbeitung, ihrer konkreten Anwendung und ihrer Fähigkeit, korrekte wirtschaftliche und vermögensbezogene Ergebnisse, auch mit der Verwendung von Stichprobentechniken, auszudrücken. Es wird zu guter Letzt empfohlen, eine geeignete Dokumentation zur Verfügung zu stellen, die es dem Überprüfungsorgan ermöglicht, die bei den Feststellungen und Zweckbindungen vorgenommenen Berichtigungen und Ergänzungen zu kontrollieren und die Überleitung der wirtschaftlichen Werte und der Änderungen des Vermögens auf die Finanzwerte zu überprüfen, um die Übereinstimmung des wirtschaftlichen Ergebnisses mit den Buchführungsunterlagen bestätigen zu können (vgl. auch das Dokument Nr. 11, Überprüfungsorgan: Kontrollen über die Gebarung und vermögensbezogene Erhebungen des Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli Esperti contabili ). VIII. Die Vermögensrechnung Das Nettovermögen der Gemeinde zum 31. Dezember 2013 beträgt ,95 Euro und nimmt im Vergleich zum Vorjahr zu. Im Rahmen der Untersuchungstätigkeit wollte der Rechnungshof die Gründe in Erfahrung bringen, aufgrund welcher bei der Erstellung der Vermögensrechnung, die ein Bestandteil der Abschlussrechnung ist, die von der europäischen Methode ESVG (europäisches System der Gesamtrechnungen) vorgesehenen Bewertungskriterien der aktiven Elemente des Vermögens noch nicht zur Anwendung gekommen sind, um eine unter allen öffentlichen Verwaltungen vergleichbare realistische und aktuelle Darstellung und Bewertung der Vermögenswerte sicherzustellen, wie es als Ergebnis der gerichtlichen Billigung der allgemeinen Rechnungslegung der Region Trentino Südtirol über den Finanzhaushalt 2013 bemerkt wurde (siehe den Bericht, der dem Beschluss Nr. 1/PARI/2014 der Vereinigten Sektionen für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol des Rechnungshofs beigelegt wurde). Das Rechnungsprüfungsorgan hat mitgeteilt, dass es notwendig ist dem Rechnung zu tragen, dass die Gemeinde die vom Gemeindenverband aufgrund des geltenden Regionalgesetzes zur Verfügung gestellten Buchführungsprogramme verwenden muss. Bei der gerichtlichen Billigung des Haushalts 2013 hat der Rechnungshof, Vereinigte Sektionen für die Region Trentino Alto Adige/Südtirol, die Aufmerksamkeit des regionalen Gesetzgebers auf die Notwendigkeit hingewiesen, die regionalen Bestimmungen im Bereich Bilanzen und Buchführung den internationalen, europäischen und staatlichen Bestimmungen anzupassen oder diese direkt anzuwenden. Die Harmonisierung des Buchführungssystems ist in der Provinz Bozen noch in der Erprobungsphase und wird mit der Bilanz des Jahres 2016 eingeführt. Die Sektion weist hingegen darauf hin, dass die genannte Klassifizierung mit der Verordnung Nr. 2223/1996 (EG) des Europarates genehmigt und in der Folge mit (EU) Verordnung Nr. 16

17 549/2013 aktualisiert wurde. Es handelt sich um Bestimmungen, die auch aufgrund der Verfügung gemäß Art. 2 des gesetzesvertretenden Dekrets Nr. 266/1992 (Durchführungsbestimmungen zum Sonderstatut für Trentino-Südtirol über die Beziehung zwischen staatlichen Gesetzgebungsakten und Regional- und Landesgesetzen sowie über die staatliche Ausrichtungs- und Koordinierungsbefugnis) direkt zur Anwendung kommen, um zu einer klaren, wahrhaftigen und korrekten buchhalterischen Darstellung der gesamten Güter und der aktiven und passiven rechtlichen Verhältnisse in der Zuständigkeit der Körperschaft zu gelangen. IX. Organisationen mit Gemeindebeteiligung Hinsichtlich der verschiedenen direkten und/oder indirekten Beteiligungen der Körperschaft an Organisationen verschiedener Natur unterstreicht die Sektion die Notwendigkeit einer laufenden Aktualisierung der Daten in der Datenbank der Organisationen mit Gemeindebeteiligung ( innerhalb des SIQUEL (Informationssystem Fragebögen örtliche Körperschaften). Das Richterkollegium ist der Auffassung, dass es sich um ein wichtiges Instrument zur laufenden Überwachung des Gebarungsverlaufs und für eine Prüfung des Weiterbestehens der Voraussetzungen handelt, die zur anfänglichen Entscheidung der Beteiligungsgesellschaft geführt haben. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat der Rechnungsprüfer berichtet, dass der Zweck der Beteiligungsgesellschaften mit Beschluss des Gemeinderates vom 22. Dezember 2010, Nr. 79, neu erhoben wurde, wobei zwischen jenen unterschieden wurde, bei welchen die Voraussetzungen für die Aufrechterhaltung der Beteiligung bzw. für deren Abtretung zu überprüfen waren und jenen, bei welchen die Pflicht der Entscheidung über die Beibehaltung nicht besteht, da sie nicht unter den Anwendungsbereich von Artikel 1, Absätze 4 und 5, des Landesgesetzes vom 16. November 2007, Nr. 12, fallen. Bei dieser Gelegenheit sei an die Bestimmungen laut Art. 1, Absatz 569, des Gesetzes Nr. 147/2013 (Stabilitätsgesetz 2014) erinnert, die, zusätzlich zur Angabe einer Frist innerhalb welcher die Beteiligungen an Gesellschaften mit der Gesellschaftstätigkeit der Erzeugung von Gütern und der Erbringung von Diensten, die für das Erreichen der institutionellen Ziele nicht unbedingt erforderlich sind, abzutreten sind, präzisieren, dass die nicht durch öffentliches Verfahren veräußerte Beteiligung mit Ablauf der Frist in jeder Hinsicht zu Ende geht und dass die Gesellschaft innerhalb von zwölf Monaten nach der Veräußerung den Wert des Anteils des ausgeschiedenen Teilhabers in Geld auszahlen muss. Die Sektion weist schließlich auf die Wichtigkeit einer klaren Darstellung der zwischen der Körperschaft und allen Organisationen mit ihrer Beteiligung bestehenden Schulden/Forderungssituation... hin (vgl. Beschluss der Kontrollsektion Bozen Nr. 5/2012 ), und zwar auch durch die Erstellung einer konsolidierten Bilanz, wie es von Art. 35 des D.P.R.A. vom 28. Mai 1999, Nr. 4/L, wenn auch fakultativ, bereits vorgesehen ist. X. Kontrollen innerhalb der Verwaltung Die Gemeinde hat dem Gemeindenverband der Provinz Bozen, im Sinne der geltenden Bestimmungen, den Dienst der Unterstützung, der Kontrolle und der Überprüfung der Verwaltungstätigkeit (Art. 3 des Regionalgesetzes Nr. 2/2012) übertragen. In diesem Zusammenhang ist zu betonen (vgl. Beschluss Nr. 20/2013 der Kontrollsektion Bozen), dass der vom Gemeindenverband durchgeführte Dienst auf dem gesamten Landesgebiet in der Einholung von Informationen und Daten makroskopischer Art besteht, um unter anderem eine horizontale und vertikale Vergleichbarkeit aller Gemeinden Südtirols zu ermöglichen. Daher scheint dieser Dienst den für die internen Kontrollen vorgesehenen Mindesterfordernissen nicht zur Gänze zu entsprechen, wenn er nicht mit einer Bewertung der Daten ergänzt wird, die es ermöglichen, einen besseren Ablauf von Programmierung/Kontrolle/Rechnungslegung zu gewährleisten, sowie die gesteckten Ziele zu erreichen und eine einwandfreie und wirtschaftliche Verwaltung der öffentlichen Mittel, den reibungsglosen Ablauf der Tätigkeit in der öffentlichen Verwaltung, sowie die Transparenz dieser Tätigkeit zu gewährleisten Durch die Gebarungskontrolle sollen der Grad der 17

18 Durchführung der Tätigkeit zur Erreichung der gesteckten Ziele und durch Analyse der erworbenen Mittel und den Vergleich der Kosten und der Quantität/Qualität der angebotenen Dienstleistungen die organisatorische Funktionsfähigkeit der Körperschaft sowie der Wirkungs-, Effizienz- und Wirtschaftlichkeitsgrad der obengenannten Tätigkeit regelmäßig und durchgehend überprüft werden (Art. 17, Absätze 99 und 100, des Regionalgesetzes vom 23. Oktober 1998, Nr. 10). Der Rechnungshof hat bemerkt, dass Aspekten wie der Programmierung, des Ausmaßes der Einhebung der Einnahmen, der Festlegung der Ziele der Reduzierung bei den Betriebsausgaben in den oben genannten Bereichen, der Implementierung einer strategischen Kontrolle verstanden als periodische Überwachung des Standes der Umsetzung der Vorschriften, der Gebarungskontrolle auf der Grundlage eines Systems der Kostenrechnung nach Kostenstellen, die eine genaue Überprüfung der Effizienz- und Wirtschaftlichkeitsindikatoren der Verwaltungstätigkeit und die stufenweise Umsetzung der Erstellung eines konsolidierten Jahresabschlusses mit den Organisationen mit eigener Beteiligung ermöglicht, eine besondere Bedeutung zukommt (vgl. Beschluss Nr. 16/2014 der regionalen Kontrollsektion für die Emilia Romagna). Es ist schließlich zu erwähnen, dass im Rahmen der Übermittlung der Buchführungsdaten SIRTEL (Informationssystem der telematischen Rechnungslegung des Rechnungshofs) das Fehlen des quadro parametri deficitari festgestellt wurde. Das System hat bekanntlich das Ziel, die Homogenität, die Vollständigkeit und die Zuverlässigkeit der Bilanzinformationen aller Körperschaften und ihre Verfügbarkeit jederzeit und in elektronischem Format sicherzustellen und es so dem Rechnungshof zu ermöglichen, die Zeit für die Berichterstattung dem Parlament gegenüber erheblich zu verkürzen und die strategische Rolle der Garantie, welche dieser im Rahmen der Tätigkeit der Kontrolle der öffentlichen Finanzen zukommt, zu stärken. Eine große Bedeutung im Informationssystem kommt, bezüglich der Verwaltungs- und Buchhaltungsergebnisse der Körperschaft, der Bescheinigung des Gemeindesekretärs, des Verantwortlichen des Finanzdienstes und des verantwortlichen Rechtsvertreters der Gemeinde der oben wiedergegebenen objektiven Richtwerte zur Feststellung der Situation einer strukturell defizitären Körperschaft zu (vgl. Ministerialdekret vom 18. Februar 2013). Diese Richtwerte sind für die internen und externen Kontrolleure sowie für die Aufsichtsbehörde ein wichtiges Instrument zur Bewertung entscheidender Gebarungsphänomene wie etwa des negativen Wertes des buchhalterischen Gebarungsergebnisses, des Ausmaßes neu gebildeter Aktivrückstände, der Gesamtsumme der Aktivrückstände, des Gesamtausmaßes der von den laufenden Ausgaben kommenden Passivrückstände, des Vorhandensein von Zwangsvollstreckungsverfahren, der Gesamtsumme der unterschiedlichen Personalkosten, des Umfangs der Finanzierungsdefizite, des Vorhandenseins von außeretatmäßigen Verbindlichkeiten, eines etwaigen Bestehens von Schatzamtsvorschüssen zum Jahresende und der Ausgleichsmaßnahmen bei Ungleichgewichten in der Bilanz. XI. Die Transparenz Die Gemeinde hat die Bestimmungen des Gesetzes vom 6. November 2012, Nr. 190, des gesetzesvertretenden Dekrets vom 14. März 2013, Nr. 33, und insbesondere die Bestimmungen, welche die Veröffentlichung der Daten betreffend die Haushaltsvoranschläge und die Jahresabschlüsse auf den amtlichen Webseiten der Körperschaften in synthetischer Form, zusammengefasst und vereinfacht, vorsehen, noch nicht umgesetzt (vgl. auch das Dekret des Präsidenten des Ministerrates vom 22. September 2014 im Gesetzesblatt der Republik vom 14 November 2014, S.G. Nr. 265). Die Abteilung Institutionelle Angelegenheiten, Ordnungsbefugnisse und Vorsorge der Autonomen Region Trentino Südtirol hat mit Schreiben vom 15. Oktober 2013, Nr. 5/EL/2013, (Einvernehmen zwischen Regierung, Regionen und örtliche Körperschaften zur Umsetzung von Artikel 1, Absätze 60 und 61, des Gesetzes vom 6. November 2012, Nr. 190) auf die Notwendigkeit hingewiesen, dass die Gemeinden die vorhin genannten Informationen laut dem Muster der Anlage A des oben genannten Dekrets auflisten. Letzthin wurde das Regionalgesetz vom 29. Oktober 2014, Nr. 10, verabschiedet, das Bestimmungen im Bereich Öffentlichkeit, Transparenz und Verbreitung von Informationen erlassen und unter Art. 1, Buchstabe b), die 18

19 Veröffentlichung von Buchführungsunterlagen geregelt hat, darunter den Haushaltsvoranschlag, den Jahresabschluss, den Gebarungsplan oder andere Programmierungsmaßnahmen. AUS DIESEN GRÜNDEN nach Feststellung des in der Begründung Ausgeführten, und zwar auf der Grundlage der Prüfung des vom Rechnungsprüfungsorgan bezüglich der Abschlussrechnung 2013 der Gemeinde St. Lorenzen ausgefüllten Fragebogens und der folgenden Untersuchungstätigkeit, weist die Kontrollsektion des Rechnungshofs für die Region Trentino-Alto Adige/Südtirol, mit Sitz in Bozen, die Gemeinde St. Lorenzen, das Rechnungsprüfungsorgan und die Aufsichtsbehörde auf die Notwendigkeit hin, ihre Aufmerksamkeit auf die oben angeführten Problembereiche zu richten, auch wenn es sich dabei nicht um schwerwiegende Unregelmäßigkeiten handelt, und auf jene weiteren, die gegebenenfalls, im Zuge der Mitteilung der Ergebnisse der entsprechenden Überprüfungen an diese Sektion, noch festgestellt werden. Sie legt auch nahe, den Fragebogen bezüglich Fehlern und/oder fehlenden Daten, die beim Ausfüllen festgestellt wurden, auf den neuesten Stand zu bringen und in Zukunft größten Wert auf das genaue Ausfüllen zu legen, um die zeitgerechte und korrekte Durchführung der internen und externen Kontrollen zu ermöglichen. Eine Abschrift des gegenständlichen Beschlusses wird dem Bürgermeister und dem Überprüfungsorgan der Gemeinde St. Lorenzen sowie, zuständigkeitshalber, dem Landeshauptmann der Autonomen Provinz Bozen und der Prüfstelle der Autonomen Provinz Bozen, dem Präsidenten der Region Trentino-Alto Adige/Südtirol und dem Präsidenten des Rates der Gemeinden übermittelt. Dieser Beschluss wird, im Sinne von Art. 31 des gesetzesvertretenden Dekrets vom 14. März 2013, Nr. 33, auf der Internetseite der Gemeinde veröffentlicht. So beschlossen in der nichtöffentlichen Sitzung in Bozen am 25. November Der Berichterstatter gez. Alessandro PALLAORO Der Präsident gez. Raffaele DAINELLI Der Ko-Berichterstatter gez. Josef Hermann RÖSSLER Hinterlegt im Sekretariat am Übersetzt von gez. Robert Kalser Bozen, den Der Amtsleiter gez. Peter WERTH 19

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